Mio marito è un grande appassionato della storia degli antichi
romani al punto di interessarsi anche della cucina ed io,
che sono super curiosa e sempre pronta a sperimentare,
vi propongo oggi una rivisitazioni
di due antiche ricette prese in uno
dei "testi sacri" sulla storia
dell'antica Roma di mio marito.
Spesso i gusti degli antichi erano diversi dai nostri quindi
ho cercato di trovare un equilibrio tra la ricostruzione
originale, le nostre abitudini alimentari e il piacere del cibo.
Tra le ricette dall’antichità romana oggi vi propongo
la Moretum, ovvero una particolare
salsa all’aglio che risalire al I sec. d.C.
(una sorta di antenato del nostro pesto),
celebrata persino da Virgilio in un poema.
Come mangiarla? Dopo averla preparata lo compattate in
uno stampo per zuccotto (il composto deve essere ben sodo).
Ho accompagnato questa sorta di formaggio
con pane al farro, panis farreus, che risale sempre
allo stesso periodo realizzato con il farro
(che tagliato ho con farina 0 perchè
tutta farina di farro mi sembrava eccessivo)
tutta farina di farro mi sembrava eccessivo)
e veniva decorato decorato con spicchi nei quali erano
impresse le lettere SPQR.
Il farro era il cereale più apprezzato e
Il farro era il cereale più apprezzato e
fu il primo ad essere usato: i chicchi venivano leggermente
abbrustoliti per eliminare la pula e poi macinati per ottenere
la farrina, termine che poi fu esteso ad indicare ogni
tipo di cereale macinato, "la farina".
Bene care amiche se siete curiose e volete portare
qualcosa di veramente gustoso e unico non
vi resta che cimentarvi e vi assicuro
che è tutto super gustoso e perfetto
magari per una cena tra amici a
che è tutto super gustoso e perfetto
magari per una cena tra amici a
tema Antica Roma, magari da accompagnare con
altre proposte che a spero di pubblicarvi molto presto!
Cucina dell'antica Roma-Moretum e pane al farro a spicchi
Moretum
1 testa d’aglio
(Circa 7 spicchi ma potete
anche diminuire a piacere)
100 g di pecorino romano grattugiato
100g di feta
100 g di ricotta di pecora
1 gambo di sedano mondato e tagliati a
tocchetti piccolissimi
Qualche foglia di prezzemolo
2 o 3 cucchiai d’olio
1 cucchiaio di aceto scarso
2 foglie di alloro
Pepe rosa q.b.
Mettete in un frullatore la ricotta, il pecorino grattugiato,
Qualche foglia di prezzemolo
2 o 3 cucchiai d’olio
1 cucchiaio di aceto scarso
2 foglie di alloro
Pepe rosa q.b.
Mettete in un frullatore la ricotta, il pecorino grattugiato,
la feta, 4 spicchi d’aglio e il sedano a tocchetti.
Iniziate a frullare e aggiungete olio e aceto per amalgamare.
In seguito aggiungete 8-9 foglie di prezzemolo già sminuzzate
e l'alloro tritato.
(l’importante è raggiungere un colore verde chiaro).
Continuate a frullare.
Il composto deve essere cremoso, ma ben compatto.
Il composto deve essere cremoso, ma ben compatto.
A questo punto versatelo in uno stampo da zuccotto
rivestito con pellicola alimentare e ponetelo
in frigo un paio di ore. Al momento di consumarlo
capovolgete lo stampo in un piatto ed eliminate la pellicola.
Pane al farro a spicchi
Per 3 pagnottelle
250 g di farina di farro
250 farina 0
15 g di lievito di birra
(oppure 250 g di pasta madre)
50 g di miele
5 g di sale
275 g di acqua
Mettere nella planetaria le farine, il miele,
Pane al farro a spicchi
Per 3 pagnottelle
250 g di farina di farro
250 farina 0
15 g di lievito di birra
(oppure 250 g di pasta madre)
50 g di miele
5 g di sale
275 g di acqua
Mettere nella planetaria le farine, il miele,
il lievito e 200 g di acqua,
avviare la macchina ed impastare.
Aggiungere poco per volta l’acqua rimanente
controllando la consistenza dell’impasto e
infine il sale e continuare a lavorare fino ad ottenere
un impasto liscio e ben incordato.
Formare una palla
e trasferire l’impasto in una ciotola ben unta, coprire
con la pellicola e far lievitare fino al raddoppio.
Riprendere l’impasto e rovesciarlo sulla spianatoia
spolverata di farina, arrotolare delicatamente
fino a formare una pagnottina, appiattirla con un matterello,
spolverare di farina, incidere fino a formare degli spicchi
(fate prima una croce e poi incidete in diagonale).
Dopo averla coperta, mettere a lievitare fino
al raddoppio su una teglia ricoperta di carta forno.
Cuocere in forno statico a 200°C mettendo
un pentolino con acqua sul fondo del forno.
Dopo circa 15 minuti portare la temperatura a 180°C
e continuare la cottura per altri 25-30 minuti circa,
fino a quando è ben dorato. Spegnere il forno e lasciare
freddare con lo sportello in fessura inserendo una cucchiaia di legno.
Sembra un'ottima ricetta!!!!!! dovrò provarla da brava romana .. :-*
RispondiEliminaE si tesoro davromana non puoi non provarli😀. Baci
EliminaMa che pasto originale :-) Vedo con piacere che ti sei messa alla prova anche con ricette storiche e te la sei cavata alla grande..chissà la faccia del maritino compiaciuto ^_^
RispondiEliminaBuon we <3
E si direi che lui ha apprezzato molto e non solo lui😀! Baci
EliminaAl guardare tutto l'insieme ha un bel aspetto, invoglia molto. Tuo marito è un buongustaio !Un abbraccio !
RispondiEliminaE mio marito ha apprezzato decisamente😀! Baci
Eliminacaspita ma che bello Imma, non immaginavo proprio che ti interessassi anche di ricette storiche! Ho imparato e conosciuto una cosa in più leggendo il tuo post...e che dire di quel pane?! Me ne sono innamorata, lo proverò...
RispondiEliminaUn bacio grande e buona domenica!
Tesoro sono felice che il pane ti sia piaciuto...devo provarlo!! Baci amica mia
EliminaSplendida idea quella delle ricette storiche! Non so se possono ancora incontrare i nostri gusti ma sicuramente sono motivo di riflessione. Temo che la salsa possa essere a prova di vampiri ma certamente il pane è da provare. Grazie!!
RispondiEliminaSi la salsa è bella stong ma se si preferisce l'aglio potrebbe essere anche omesso. Spero di trovare presto nuove ricette storiche interessanti😀. Baci
EliminaMolto interessante, da provare sicuramente, da buona ligure l'aglio lo metterei anche nel cappuccino! Mi piacerebbe conoscere la ricetta originale, è possibile?
RispondiEliminaCiao Nadia, la ricetta è questa io ho solo sostituto 100g di pecorino con la feta anche perché il sapore finale del formaggio é quello. Baci
EliminaGrazie, Imma
Eliminami ispira tantissimo, soprattutto il pane!
RispondiEliminaSi il pane è top😊provalo! Baci
EliminaGli antichi romani non dovevano amare molto il bacio immagino visto l'aglio!!! ahahahahahahah!!!!
RispondiEliminama quel pane è favoloso!!!!
Bravissima Imma, come sempre del resto
Buona giornata
E si direi proprio che è l'ultimo dei loro pensieri😀
EliminaBeh, essendo allergica all'aglio, la salsa potrebbe uccidermi solo a leggerne la ricetta, ma prendo volentieri uno spicchio di questo meraviglioso pane :-)
RispondiEliminaE si tesoro meglio di no anche se la trovo gustosa anche senza aglio😀. Baci
EliminaE' stupenda questa doppia ricetta, mi intriga tantissimo l'origine e trovo che hai preparato tutto in modo impeccabile (come sempre poi..). Credo anche che l'aglio sia ingrediente indispensabile per molte ricette, penso anche alcuni cibi non siano sostituibili, poi fa anche bene alla salute, quindi ben venga. Bravissima tesoro!!!
RispondiEliminaGrazie mille cara Simona. Di questa ricetta in effetti tanto aglio preoccupava anche me ma non potevo ne ometterlo ne sostituirlo e poi del resto si mangia una piccola porzione di formaggio quindi si può tollerare magari facendolo mangire a tutti in famiglia cosi non ci sono odori molesti:-))!!!Un abbraccio forte
EliminaLa crema de queso debe de estar buenísima con el saborcito a ajo, pero el pan está impresionante.
RispondiEliminaSaludos desde JUEGO DE SABORES
Grazie mille Ana Blanca, un besos.
Eliminale ricette che hanno una così lunga tradizione, hanno il loro fascino e meritano assolutamente di essere provate. Sei stata molto brava a riproporle, complimenti. Buona giornata <3
RispondiEliminaGrazie mille! Proporre ricette cosi lontane dai nostri gusti può essere un rischio ma rivisitate sono davvero il top! Baci
EliminaQuante informazioni interessanti e che leccornie vedono i miei occhi, il pane è tutto da provare. Una volta ho ricreato anche io un piatto storico, dell'antica Pompei, ed era proprio un pane, simile al tuo ;) nella forma, ma con altri ingredienti.
RispondiEliminaGrazie cara e si il pane del passato è buonissimo perché molto vicino a quello attuale. Un abbraccio grande
RispondiEliminache ricette interessanti mia cara. una meraviglia. grazie per lo spunto!
RispondiEliminaInteressantissimo viaggio nel tempo e nella cucina antica, mi piace molto! Un bacione!
RispondiEliminaMolto interessante,!!
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